Il mondo dei bonsai è davvero ricco di cose da scoprire, nonostante sia un settore così di nicchia, se conosciuto è facile rimanerne affascinati. Al di là della filosofia che accompagna quest’ arte è interessante scovare qualche interessante curiosità propria di questo mondo.
Di fianco al bonsai esposto usa mettere sempre un oggetto di accompagnamento come potete vedere dalle foto che ho scattato durante le varie mostre che ho visitato. Si tratta di piccoli elementi decorativi, proporzionati al bonsai, che completano il paesaggio e richiamano la stagione della mostra. Per far sì che l’osservatore immagini il paesaggio esposto, è importante che gli elementi si combinino in modo armonioso. Il movimento del bonsai e dell'elemento decorativo devono incontrarsi al centro dello spazio espositivo. In questo modo, ognuno può vivere un'esperienza personale, arricchita dalle proprie emozioni e sensazioni.
Emblematica, secondo il mio gusto, è l'esposizione con il tempai che prende il vento posto di fianco a un bonsai coltivato con la tecnica "a vento". In questo caso l'elemento decorativo sembra che sia per essere spazzato via dalla furia del vento, esattamente come la chioma del bonsai, con l'unica differenza che il bonsai segue con la sua chioma, l'andamento del vento, in maniera naturale, il tempai cerca di opporsi per paura di non saper resistere alla violenza della natura.
Suggestivo è anche l'accompagnamento del bonsai con il tempai che osserva attentamente "l'opera d'arte". Il questo caso si tratta di un "quadro" che riproduce una scena di contemplazione, quasi a voler richiamare il momento della preghiera buddista. Questo dimostra che al di là del fatto che il legame con la filosofia che sta alla base di questa tipologia di arte sia ormai venuto meno, in qualche modo riemerge nelle esposizioni e determina il fil rouge dell'arte bonsai.
La casetta, tipica degli ambienti giapponesi, è un altro elemento di compagnia. In questo caso il bonsai sembra porsi a protezione della piccola abitazione e della famiglia che la abita.
Oltre che con i tempai, i bonsai vengono esposti con piante di compagnia e con stampe sullo sfondo che riproducono simboli giapponesi. Per le piante di compagnia vige la regola della fioritura, ovvero, se il bonsai è fiorito la pianta di compagnia deve essere completamente verde. Viceversa, nel caso di bonsai senza foglie oppure con foglie verdi la pianta di accompagnamento deve essere fiorita.
Per creare i bonsai che avete visto illustrati nelle immagini ci vogliono circa 20 anni di coltivazione. Alcuni dei bonsai ritratti nelle foto hanno un valore economico particolarmente elevato. Ho avuto modo di visitare "Franchi Bonsai" un Vivaio storico di Pescia, nella provincia di Pistoia, specializzato solo nella coltivazione di bonsai. All’interno di questo, vi erano bonsai del valore di oltre 20000,00 euro. Visto l'elevato valore economico queste piante viaggiano con un GPS integrato, in modo da poterle localizzare in ogni momento. Possedere un bonsai potrebbe essere quindi considerato un lusso.
Queste immagini rappresentano due dei miei bonsai preferiti del vivaio Franchi. Puoi cliccare sull'immagine per visualizzare la fonte.
A rendere prezioso un bonsai è anche la geometria del suo tronco. Più sono gli intrecci che fa su sé stesso maggiore è la sua particolarità. Quello che vedete illustrato nella foto è particolarmente interessante, in quanto il suo tronco secco si avvolge su sé stesso andando ad occupare tutti gli spazi del piano.
Nella provincia di Lucca, precisamente a Porcari c’è un angolo di Giappone, nato dalle mani di un Maestro Bonsai lucchese. Questo artista ha creato un giardino giapponese, pieno di esemplari di bonsai, create con diverse tecniche, e di altre piante tipiche del Giappone.
Tra le immagini illustrate c'è anche una sua creazione, che proprio qualche settimana fa ha vinto un premio molto prestigioso.