I bonsai possono essere ottenuti in diversi modi. È possibile coltivare un bonsai partendo dal seme, dalla talea, oppure è possibile iniziare a dar vita alla pianta iniziando la coltivazione da quello che viene definito pre-bonsai.
È interessante però sapere che i bonsai possono essere trovati in natura. L’estrazione di queste piante è consentita solo sui terreni di proprietà privata, con autorizzazione del proprietario. Nei terreni di proprietà dello stato invece tale attività è severamente vietata.
Certamente è la tipologia di coltivazione più complicata in quanto richiede diversi accorgimenti. Come prima cosa è necessario estrarre la pianta contenente le radici la cui grandezza sarà pari alla proiezione della chioma sul terreno. La pianta viene poi trasferita in un vaso contenete terra adatta con caratteristiche simili a quella in cui viveva in precedenza il bonsai. Affiché la pianta si abitui all’ambiente è necessario coltivare il bonsai per almeno due anni. Chi va alla ricerca dei bonsai è definito un vero e proprio cacciatore di bonsai.
Vi sono delle tipologie di piante che sono più indicate per essere coltivate come dei bonsai, in quanto sono portate ad avere già di base una chioma più folta. Questo permette di poter distribuire meglio i rami nello spazio.
Esistono delle vere e proprie regole di coltivazione dei bonsai. Infatti, a seconda di come viene distribuito il filo di rame che permette alla pianta di crescere secondo la forma decisa dal Maestro Bonsai, si individuano le varie tecniche di coltivazione. Il filo rappresenta per i rami una vera e propria gabbia, che costringe questi ultimi ad adattare la propria crescita su un percorso dettato dal coltivatore.
Di seguito vengono riportate alcune delle tecniche di coltivazione. Attraverso l’osservazione diretta delle immagini che raffigurano queste meraviglie è possibile comprendere meglio le varie tecniche.
Tecnica a cascata
Tale Tecnica rappresenta una pianta che, pegandosi su se stessa, quasi a volersi rompere, cresce aggrappata ad una roccia. Per avere la caratteristica della cascata la chioma deve scendere al disotto del bordo del vaso. Qualora la chioma non superi in maniera netta il bordo del vaso, siamo davanti ad una "mezza cascata".
Tecnica eretto formale
Per poter mettere in pratica questa tipologia di coltivazione è necessario seguire regole vincolanti rispetto alla disposizione dei rami. Le piante maggiormente usate per poter eseguire questa tecnica sono quelle che crescono in ambienti con un clima rigido, ad esempio gli abeti o gli aceri, che nonostante le temperature rigide riescono a mantenersi vigorose. Come potete osservare anche nell'immagine, in questo tipo di coltivazione il bonsai mantiene il tronco perfettamente dritto dalla base fino all’apice.
Tecnica a foresta
È uno stile molto particolare in quanto prevede la coltivazione di un gruppo di piante, che riunite insieme ricreano, in maniera molto suggestiva, l’ambiente di una foresta. Gli alberi, all’interno della creazione vengono distribuiti in semicerchio, così che l’osservatore possa, osservandola, immergersi all’interno di questa come se stesse effettuando un viaggio reale all'interno della creazione.
Tecnica a scopa
Anche in questo caso, il tronco è dritto, come nella tecnica eretto formale, ma a differenza di quest'ultima, non raggiunge l'apice della pianta. Il tronco si ferma ad un'altezza media e, di lì in poi, i rami si dispongono in modo da formare una corona diramandosi in tutte le direzioni. Il bonsai ritratto nell'immagine è privo delle sue foglie. La foto risale alle prime settimane di ottobre e pertanto la pianta aveva già perduto le sue foglie. Il suo aspetto varia in maniera significativa quando è ricco di foglie verdi. Posso dirvi che le sensazioni che suscita alla vista con o senza foglie sono molto diverse.